Ne vale la pena?
Nessuno ci obbliga. Se lo facciamo, evidentemente, vuol dire che per qualche strano motivo pensiamo che la sofferenza dell’allenamento sia utile: non solo a migliorare la prestazione – questo potrebbe avere un senso per i campioni, difficilmente per tutti gli altri – ma per vivere meglio […] E quindi corriamo; quindi scegliamo l’impegno fisico attivo, attraversiamo la sofferenza e la accettiamo come mezzo per diventare migliori. Persino per cercare di essere felici.
(Gastone Breccia – “La fatica più bella”)
Correre è qualcosa che puoi fare da solo, unicamente grazie alla tua volontà. Puoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, o contro vento se ne hai voglia, scoprire nuovi luoghi usando solo la forza dei tuoi piedi ed il coraggio dei tuoi polmoni.
(Jesse Owens)
Se facciamo bella figura o no in fin dei conti l’essenziale, per la maggior parte di noi, è qualcosa che non si vede, ma si percepisce nel cuore.
(Haruki Murakami – “L’arte di correre”)
Correre è scoprire di avere un corpo ed imparare ad usarlo per sperimentare il mondo. Correndo impariamo a muoverci sulla linea sottile che divide quello che siamo da quello che vogliamo essere. Scoprire se stessi correndo é un’esperienza unica. E se poi la persona che abbiamo scoperto essere ci piace pure, beh allora vale la pena di continuare a correrci insieme.
(Giovanni Storti e Franz Rossi – “Correre”, febbraio 2004)